Anteprime Anteprime Videogiochi Featured Videogiochi

The Plucky Squire – Provato dei primi quattro capitoli

Negli ultimi tempi, mi sono dedicato a diversi giochi in anteprima, e l’ultimo di cui mi sono occupato è stato Skate Story. Oggi, però, voglio parlarvi di un altro titolo in anteprima, The Plucky Squire, una produzione che mi ha colpito fin dal suo annuncio per la varietà del suo genere. Ho avuto l’opportunità di immergermi nel mondo di gioco insieme al protagonista e ai suoi compagni, esplorando i primi quattro capitoli della storia (su un totale di dieci), affrontando una porzione significativa del gioco.

Ecco cosa mi ha particolarmente colpito del gioco e i motivi per cui penso che valga la pena consigliarlo!

The Plucky Squire - Provato

Un racconto ha il suo Eroe

The Plucky Squire è l’eroe di una serie di libri per bambini, diventato celebre per aver sconfitto ripetutamente il malvagio Brontolomeo. Nel regno di Mojo tutti conoscono Jot, il protagonista del racconto, lodato per le sue imprese e chiamato in aiuto ogni volta che sorge una situazione complicata. Tuttavia, dopo tanti conflitti ripetitivi con il suo nemico, Brontolomeo decide che è giunto il momento di una rivincita. Così, spinge Jot fuori dal libro, cercando di far sì che il bambino che scrive la storia smetta di apprezzare il suo eroe, causando la fine dei racconti di The Plucky Squire.

Nei panni di Jot, insieme ai nostri amici, dovremo rimediare a questa situazione. Non solo dovremo attraversare vari regni, composti da diverse pagine, ma anche risolvere i problemi creati da Brontolomeo. La trama fin dall’inizio si presenta interessante, ricca di ilarità e comicità, rendendo la narrazione molto piacevole da seguire. La storia è composta da dieci capitoli, e ho avuto il piacere di giocare interamente i primi quattro, che mi hanno saputo intrattenere molto. Non vedo l’ora di scoprire come si concluderà la storia di Jot e dei suoi compagni!

The Plucky Squire - Provato

Una struttura fantasiosa

Spiegare il gameplay di The Plucky Squire non è semplice, poiché il gioco cambia genere in base alle esigenze della narrazione. La struttura di base ricorda quella di uno Zelda classico, dove il protagonista può utilizzare la spada per distruggere erbacce e sconfiggere i nemici. Tuttavia, il gioco offre anche transizioni frequenti tra un mondo 2D e uno 3D, permettendo di esplorare ambienti sia all’interno che all’esterno del libro.
Però il gioco non si limita a questo. In alcune parti della storia, il gameplay si trasforma completamente, come quando ci troviamo a combattere un boss a pugni in una sorta di mini-gioco di pugilato. In altri livelli, il gioco assume la forma di un platform 2D, dove è necessario risolvere enigmi per progredire.

Durante l’esplorazione, il giocatore si imbatte anche in giochi di parole. Ad esempio, se appare un testo scritto nel libro, una parte della frase può essere modificata invertendo le parole, trasformando così l’ambiente circostante. Questa è una meccanica che viene spesso utilizzata, almeno nei primi quattro capitoli del gioco. A partire da un certo capitolo, il gioco permette di uscire dal libro, una meccanica che diventa spesso fondamentale per risolvere gli enigmi che incontriamo lungo il percorso. Ho trovato davvero interessante e appagante come The Plucky Squire riesca a fondere diversi generi in un unico prodotto, riuscendo a farlo in modo sapiente e fluido.

I combattimenti contro i nemici non sono particolarmente impegnativi, ma non per questo banali. Man mano che avanzeremo nella storia, incontreremo diverse tipologie di nemici che tenteranno di ostacolarci. Tuttavia, ho notato una certa ripetitività di alcuni scontri e l’uso ricorrente degli stessi espedienti per metterci alla prova. Anche gli enigmi, a metà del quarto capitolo, avevano iniziato a ripetersi, ma fortunatamente la varietà torna verso la fine.

The Plucky Squire - Provato

Gran Finale… Per ora

The Plucky Squire è per il momento promosso. Il gioco porta con sé molti elementi divertenti e unici nel panorama videoludico, riuscendo a catturare la mia attenzione. Questa produzione atipica ha saputo coinvolgermi, almeno nei primi quattro capitoli su dieci che ho avuto il piacere di provare. Non vedo l’ora di scoprire come continuerà la storia di Jot e dei suoi compagni, e se riusciranno a porre fine alle malefatte di Brontolomeo!

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.