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The Witcher 3: Wild Hunt – Complete Edition – Recensione

Dopo sette anni, CD Projekt Red non smette di sorprenderci con il suo The Witcher 3: Wild Hunt. L’aggiornamento dedicato alla nuova generazione di console era molto atteso anche dal sottoscritto, dopo che ho letteralmente divorato il titolo in quasi ogni sua forma, da quella dedicata alle versioni console fino a quella per PC. Eppure fa strano pensare che si tratti di un titolo del 2015, soprattutto perché tecnicamente è ancora diverse spanne sopra alle produzioni moderne.

Per chi non lo sapesse, l’upgrade per la nuova generazione è totalmente gratuito: basterà inserire il disco della versione precedente e vi permetterà in maniera gratuita di passare alla versione nuova. Per chi ha la versione digitale, vi è un apposito contenuto da riscattare.

A distanza di così tanti anni, sarà riuscito ancora una volta a sorprendermi e rapirmi la storia dello Strigo e della sua amata figlia? Scopriamolo insieme!

Il piacevole odore di Lilla e Uva Spina

Ancora oggi la narrazione di The Witcher 3 è solida. Il viaggio dello Strigo ci porterà fino alla ricerca della sua amata figlia Cirilla, poiché braccata dalla Caccia Selvaggia. Le sue note tristi e misteriose, rendono la storia ancora una volta un piccolo gioiello.

Le vicende narrate ci accompagneranno in un quantitativo di ore di storia veramente abnorme, e il finale che incontreremo sarà dettato solo dalle nostre scelte durante la nostra avventura. L’universo creato da Sapkowski è ancor più vivo in questa trasposizione videoludica che nei romanzi, e ve lo dice uno che ha letto quasi tutti i libri dello scrittore polacco.

In questo pacchetto della Complete Edition dobbiamo segnalare che sono comprese le due espansioni del gioco: Heart of Stone e Blood and Wine. Per chi non lo sapesse si tratta di due contenuti aggiuntivi immensi, che aggiungono un quantitativo di ore elevato, soprattutto la seconda espansione ci permetterà di visitare dei luoghi completamente inediti, mai esplorati nel gioco base.

A tutto ciò dobbiamo aggiungere i contenuti extra di questa nuova edizione, come i costumi provenienti dalla serie TV Netflix e alcune missioni secondarie ispirate a quest’ultima. A tutto ciò è stato aggiungo la possibilità di utilizzare il cross-save attraverso GOG: collegando l’account sarà possibile continuare la propria partita in qualunque altra piattaforma.

Nuove opzioni

In questa nuova versione potremo scegliere tra due modalità grafiche principali: Performance o Ray-Tracing. La prima ci permetterà di utilizzare il gioco a sessanta frame per secondo in modo stabile, sacrificando leggermente la resa grafica e le texture in 4K.
Per quanto riguarda la modalità Ray-Tracing, ci permetterà di godere di texture che arrivano fino a 4K, con effetti luce molto più dettagliati accompagnati da un set di effetti particellari di altissima qualità. Anche i modelli poligonali ne giovano in questa modalità, con texture molto più nitide e ricche di particolari. Inutile dirvi che ogni scorcio di paesaggio che incontreremo sarà un gran piacere per gli occhi, vi confesso che spesso mi sono soffermato ad ammirare il tramonto, che già risultava piacevole nella sua vecchia versione, ma qui è resa in maniera impeccabile.

Il team di sviluppo ha ridotto la quantità di NPC uguali, infatti troveremo una maggiore varietà lungo gli scenari con una ripetizione di personaggi quasi inesistente. 

Non solo miglioramenti grafici

I cambiamenti non sono solo estetici, ma sono stati aggiunte nuove funzioni che rendono la qualità generale del gioco decisamente migliore. Tra le prime che vi citiamo è sicuramente quella del menù rapido dei Segni, che premendo l’apposito grilletto del controller sarà possibile combinarlo con uno dei tasti principali per lanciare il segno, senza dover così scorrere nella tradizionale ruota a scelta.

Una delle aggiunte interessanti è quella della raccolta degli oggetti, resa molto più rapida e senza dover aprire il mini-menù di gathering. Se questo non fosse abbastanza, è stata aggiunta la possibilità di cambiare inquadratura, aggiungendone una molto più ravvicinata per godersi al meglio i paesaggi e l’interazione con gli oggetti con una visuale più ravvicinata.

A grande richiesta è stata aggiunta la possibilità di modificare la dimensione dei caratteri dei sottotitoli, dato che nella versione precedente erano microscopici e difficilmente leggibili se non in TV grandi.

Un Geralt sullo sfondo

Dopo averla vista in Cyberpunk 2077, anche The Witcher 3 finalmente ha una sua modalità grafica dedicata. Le opzioni non sono paragonabili a quelle dell’ultimo titolo di CD Projekt Red, ma è un’aggiunta piuttosto gradita. Le uniche modifiche che potremo effettuare saranno il contrasto e inquadratura, non sarà possibile inserire una posa pronta come su Cyberpunk 2077.

Ancora una volta mi sento di esprimere una nota di merito all’Engine del gioco, che rende il tutto sempre meraviglioso e piacevole nella giocabilità. Mi sarei però aspettato un miglioramento dell’intelligenza artificiale, che è rimasta tale e quale a quella del 2015.

Commento Finale

In conclusione posso dire di essere totalmente soddisfatto da questo aggiornamento gratuito alla versione next-gen di The Witcher 3: Wild Hunt. Il pacchetto è molto ghiotto soprattutto a chi non ha mai giocato al titolo, dato che all’interno sono presenti pure le due espansioni che aggiungono un quantitativo di ore veramente elevato.

Se tutto questo non fosse abbastanza, la qualità grafica e il lavoro di “svecchiamento” è assolutamente promosso. Che dire, vi consiglio di riaccompagnare il vecchio Strigo nella sua ultima avventura!

The Witcher 3: Wild Hunt - Complete Edition
  • 9/10
    Voto - 9/10
9/10

Riassumendo

The Witcher 3: Wild Hunt – Complete Edition è una splendida trasposizione alla nuova generazione del capolavoro di CD Projekt Red. L’acquisto è soprattutto consigliato a chi non ha mai affrontato l’ultima avventura di Geralt e Cirilla.

Classe 1996, assiduo consumatore di giochi di ruolo, amante della fotografia e informatico a tempo pieno.