Ho iniziato a giocare a Dungeons & Dragons dal vivo, vivendo l’esperienza con matite, schede stampate e un uso massiccio dei manuali cartacei. Le mie sessioni le gestivo alla vecchia maniera… Con un quaderno per i miei appunti da Dungeon Master, fogli volanti per segnare l’iniziativa per i combattimenti e tanti, tantissimi segnalibri per arrivare facilmente alle pagine che mi servivano, specialmente del Manuale dei Mostri.
Man mano che le mie giocate si sono spostate nei meandri dell’internet, prima per la pandemia (quando giocai a Memento Mori) e poi perché ho cambiato regione, ho dovuto cambiare anche il mio modo di approcciarmi alle sessioni di gioco.
Uno dei motivi principali è lo spazio: dalla mia postazione PC è veramente scomodo dover tenere quaderni, foglietti e soprattutto manuali su manuali sempre a portata di mano. Inizialmente provai a mantenere il mio metodo invariato, con il solo cambiamento dell’introduzione di Discord, ma presto mi sono resa conto che era semplicemente non fattibile.
I manuali sono ancora una parte fondamentale della mia preparazione delle sessioni, ma cerco di non utilizzarli mentre sono in gioco. Questo perché ho notato che, oltre allo spazio insufficiente, ci mettevo veramente tanto e i tempi in remoto sono semplicemente diversi.
Oggi voglio parlarvi di come organizzo le mie sessioni in remoto e degli strumenti che utilizzo per la mia esperienza con il gioco di ruolo in digitale!
Game Master in remoto… Che non sa utilizzare Roll20
Lo so, tutti i Dungeon Master più cool usano Roll20… Però non ho ancora imparato a usarlo. Lo trovo estremamente comodo come giocatrice, ma dall’altro lato del tavolo digitale le varie feature disponibili mi confondono. Per la campagna attualmente in corso ho creato comunque la “pagina” su Roll20 per permettere a chi vuole di creare e tenere lì la propria scheda.
Quindi, vi chiederete voi come diavolo faccio per le mie sessioni? Uso semplicemente Discord, ognuno con le proprie webcam attive. Quando devo mostrare mappe di gioco o altre risorse visive lo faccio mandando direttamente i file. Il fatto che io masteri usando sempre il teatro della mente (contro griglia e pedine) mi permette di usare questo metodo senza togliere nulla all’esperienza.
Prima o poi imparerò a utilizzare Roll20 decentemente, ma non è ancora arrivato il giorno!
Obsidian, un must have
Proprio all’inizio vi dicevo che la mia postazione PC non mi garantisce abbastanza spazio per avere sempre a portata di mano manuali, quaderni, fogli e foglietti volanti. Ho però un grandissimo vantaggio: due monitor. Quindi, come faccio a mandare avanti una sessione? Su uno schermo tengo fissa la schermata di Discord, in modo da vedere sempre i giocatori, sull’altra ho un’applicazione totalmente gratuita che ha svoltato la mia esperienza da Dungeon Master: Obsidian.
A onor del vero, in passato per una campagna di Tomb of Annihilation che ho masterato per un periodo usavo la versione gratuita di un’app simile, Evernote. Quando però mi sono messa al lavoro sulla mia campagna attuale, ho notato che alcune funzionalità erano diventate esclusive solo della versione a pagamento, come quella che permette di creare più raccolte di file. Obsidian invece mi permette di raggruppare quanti file voglio in qualsivoglia numero di raggruppamenti. In questo modo le note sulle sessioni, quelle sui personaggi dei giocatori e quelle su qualsiasi altro elemento sono ben suddivisi tra loro.
Obsidian permette di linkare le varie note create tra loro, ma anche di aggiungere dei link esterni, oltre a immagini quando necessario. In questo modo tutte le informazioni sono a portata di mano, a un semplice click di distanza!
E i dadi?
Certo, ci sono mille modi per poter tirare i dadi in uno spazio digitale. Addirittura su Google è possibile tirarli. Però personalmente preferisco i dadi veri. Sono pur sempre la stessa persona che ha fatto un articolo esclusivamente sui dadi poliedrici!
E i miei giocatori, vi starete chiedendo? A loro la scelta e hanno deciso per i dadi fisici, anche perché non si può dire di no ai clack clack dei dadi…
Dungeondraft, un potente tool
Spesso e volentieri negli anni ho disegnato i miei dungeon e alcuni edifici importanti per la campagna a mano. Sono tutt’altro che brava a disegnare, e avevo bisogno di qualcosa di facile da utilizzare per creare mappe facilmente leggibili e, perché no, anche belle da vedere. Alla fine ho optato per Dungeondraft, un software a pagamento (19,99€ per la licenza) con cui negli ultimi anni mi sono trovata molto bene. Non avendo investito in Virtual Tabletop di alcun tipo ho deciso di concedermi questo piccolo acquisto per facilitarmi la progettazione di dungeon e handout da dare ai miei giocatori!
Sono tutt’altro che brava con Dungeondraft, ma sto riuscendo a utilizzarlo abbastanza bene per dare un migliore supporto visivo durante l’esplorazione. Si tratta di un tool molto potente nelle mani giuste, basta vedere alcuni esempi online!
Ho deciso di includerlo, anche se è tutt’altro che essenziale, perché penso che una buona resa del materiale da noi realizzato è importante, specialmente durante le sessioni online. Esistono tantissime alternative gratuite, ma ho deciso di farvi conoscere questo programma con cui mi sto trovando molto bene.

Lascia un commento